Mediazione

La Mediazione Civile e Commerciale

Nella vita di relazione con altre persone spesso accade, per varie motivazioni, che sorgono situazioni di conflitto, ciò avviene anche in ambito familiare per interessi soggettivi che si contrappongono.

Il conflitto tra due o più persone  si può risolvere con la “Mediazione Civile e Commerciale”.

E’ un istituto ancora poco conosciuto in Italia, contrariamente ad altri paesi ed al mondo anglosassone, utilizza metodologie nuove per il raggiungimento di un accordo facilitando tramite, la figura del “Mediatore”, la comunicazione tra soggetti per rimuovere le cause del conflitto, superando situazioni intransigenti, aprendo il canale del dialogo e della trattativa, dove gli attori principali restano le parti sebbene guidate dall’opera del “Mediatore” che in questa attività resta una figura terza, imparziale e riservata.

La mediazione in materia civile e commerciale introdotta dal d.leg.vo n. 28 del 2010 ( modificato dal D.M. n. 69 del 2013 convertito con legge 9 agosto 2013, n. 98 in G.U. 194 del 2013) e dai successivi provvedimenti normativi, regolamentari ed amministrativi è materia multidisciplinare: applica strumenti e tecniche di diverse discipline e può essere praticata da mediatori provenienti da varie figure professionali che hanno seguito uno specifico percorso di formazione.

Vantaggi.

La mediazione civile e commerciale rispetto ad una soluzione giudiziaria della controversia presenta  grandi vantaggi:

Costi contenuti e predeterminati da tabelle presenti on-line nei regolamenti degli organismi.

Tempi di durata della procedura certi e rapidi fissati in giorni 90.

Completa autonomia negoziale delle parti: non semplici comparse ma soggetti attivi nella procedura di mediazione, veri dominus di ogni decisione, le parti possono interrompere la mediazione in qualsiasi momento oppure decidere di proseguire per giungere ad un accordo.

Favorisce i rapporti tra le parti favorendo la ripresa delle relazioni interrotte a causa del conflitto in atto.

Trasparenza, imparzialità, riservatezza, semplicità della procedura sono i pilastri della mediazione civile e commerciale.

Vantaggi fiscali e tributari: sgravio fiscale per l’esenzione dell’imposta di bollo; esenzione dell’imposta di registro fino ad euro 50.000,00 e credito d’imposta in caso di conciliazione fino a 500,00 euro.

Gratuità della procedura per categorie meno abbienti che possono usufruire del gratuito patrocinio.

Quando ho partecipato al primo corso per diventare mediatore ero già fortemente convinto dell’importanza di questo nuovo istituto e dei vantaggi che avrebbe portato al cittadino utente nell’affrontare una controversia, vista la patologica inefficienza del sistema giustizia in Italia.

I risultati raggiunti in questi anni sono molto confortanti e vengono semestralmente pubblicati dal Ministero della Giustizia a riprova che le procedure di mediazione nelle varie materie sono in forte crescita.

Certo non è pensabile a “miracoli” o “colpi di bacchetta magica”, i tempi non saranno brevi perché la mediazione – conciliazione vada a pieno regime, in quanto i fattori con cui si dovrà commisurare sono tanti ed articolati in più settori, da una parte si dovrà sedimentare nella mentalità della nostra società dimostrando proprio ai cittadini utenti la sua utilità, economicità e brevità di tempi procedurali, la sua efficienza ed efficacia e poi dovrà superare le irte difficoltà poste continuamente da coloro che hanno poca fiducia nei risultati e nei vantaggi deflattivi che questo istituto porterà nel nostro sistema giustizia.

La procedura di mediazione è complessa perché è multidisciplinare e se pur vissuta con forte motivazione e determinazione richiede studio ed approfondimento continuo; nel solo campo dell’obbligatorietà le materie giuridiche che il legislatore ha tracciato sono veramente tante e complesse ed averne una elevata conoscenza non è cosa di poco conto, ma anche acquisire una buona padronanza con l’aspetto procedurale non è  da sottovalutare.

L’incarico del mediatore deve essere ispirato ai principi di terzietà, imparzialità, riservatezza e serietà, con grande senso di responsabilità e consapevolezza per la funzione svolta, in quanto dal risultato della conciliazione, in caso di accordo, derivano effetti giuridici di grande rilevanza che incidono nella sfera dei diritti disponibili delle parti coinvolte che hanno fatto ricorso alla procedura di mediazione – conciliazione.

Oltre al compito svolto dal Mediatore diviene prezioso e di fondamentale importanza il ruolo svolto dai legali che assistono le parti, che non è soltanto quello di difensore, ma di autentico negoziatore che coopera con il Mediatore a ricostruire un dialogo interrotto tra le parti per poter giungere ad un accordo.

Le formalità procedurali non sono da minimizzare per cui dissento con coloro che con troppa enfasi declamano “la libertà di forma” e scarsi vincoli nell’espletamento della procedura di mediazione.

Ritengo che l’approccio giuridico al tema della mediazione – conciliazione sia un cardine fondamentale,  importante e complementare con una complessa serie di ulteriori conoscenze e competenze multidisciplinari legate al conflitto  che si tenta di risolvere guidando le stesse al raggiungimento di un accordo.

Non va sottaciuto che il mediatore si troverà in presenza di parti che saranno assistite da professionisti che svolgono l’attività forense o da propri consulenti in materie specifiche, per cui è necessario che il mediatore abbia un’autorevolezza nel governo della procedura, autorevolezza che è necessariamente legata ad una buona conoscenza tecnico-procedurale, giuridica e multidisciplinare.

Per cui invito tutti i discenti, soprattutto i giovani, che si avvicinano a questa esperienza per farne una professione a predisporsi per una approfondita e continua fase di studio, posto che questo percorso richiede una intensa preparazione interdisciplinare.

Alfonso Umberto Calabrese [riproduzione siservata]
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